Preludio
“E questo è Alberto, che ci farà il logo!”
A parlare Lisa ad alcune delle ragazze del gruppo. Dall’altra parte il mio volto. Quanto pagherei per avere un’istantanea della mia espressione in quel momento, il momento in cui ho appreso per la prima volta dell’incarico.
Si, me lo ha chiesto in questo modo, Lisa è così. La odi e la ami allo stesso tempo, devi superare l’odio iniziale per amarla, se non sei coraggioso non fa per te.
Andante con brio
La ricerca e la passione sono emozioni e talenti rari nelle persone, quando si scorge un barlume di tutto ciò bisogna aggrapparsi con forza a colui/colei che li emana. Il progetto “Le Fanfarlo”, di sguardo nobile, attinge dalla letteratura e dai personaggi che possiedono entrambe queste emozioni: “ricerca e passione”. Il gruppo, a partire dal suo “capitano” fino a tutte le sue meravigliose personalità femminili, possiede quello che definisco il carattere cinico-passionale. Il giusto mix per parlare di vita, di contraddizioni, di timidezze, di orgoglio, di amore, di seduzione…per citarne solo alcune, parole presenti anche nel loro decalogo. I fondamentali di cui si parla sono gli stessi che muovono me. E che hanno mosso a cavallo tra fine ‘800 e inizi del 900’ Charles Dana Gibson, illustratore statunitense che si è distinto per aver cercato e rappresentato la bellezza della figura della donna indipendente americana di inizio secolo. Tanto da creare una rappresentazione ed un termine preciso nel tempo, la “Gibson girl”. Il primo a comparire sulla copertina di “Life Magazine” (che negli anni successivi comprò e diresse anche). Nei suoi lavori infatti, possiamo davvero percepire tutto il carattere “rivoluzionario” ed elegante della donna di inizio secolo. Quel suo semplice gesto o quel naturale sguardo in tutte le sue illustrazioni non possono lasciarci indifferenti. Quella loro composta ribellione, la sfida che trasuda non può che accendere gli animi.
Allegro crescendo
Lo capite anche voi, era perfetto. La mia ricerca aveva finalmente preso il senso giusto.
Mi sono spesso imbattuto in questo percorso nel ricondurre il tutto ad un senso più POPolare, un azzardo che punta all’ICONA.
Come Charles un secolo fa, anche oggi Le Farfarlo portano con loro il medesimo desiderio “rivoluzionario” di mostrare l’ essere donna in tutte le sue sfaccettature.
Individuato il maestro, la via è illuminata.
La scelta iconica di una Gibson girl, reinterpretata, unita ad una ricerca contemporanea di stile, la scelta di colori e una impostazione con richiamo neo-pop, ne ha dato il risultato finale. Senza tempo, sfidante, versatile, semplice e mai banale.
In fondo, proprio come loro, COME LE DONNE.
Epilogo
Amare le idee, amare i gesti, amare le situazioni, amare i cuori. Amare le avventure.
Io le amo, voi no?
Articolo scritto da Alberto Favret